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Il card. Bertone inaugura la chiesa di San Tarcisio
Il card. Bertone inaugura la chiesa di San Tarcisio: un riferimento per i ministranti e per chi vuole seguire Gesù
Nel pomeriggio di ieri, 24 maggio, il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, ha inaugurato a nome del Santo Padre Benedetto XVI, la nuova chiesa sul territorio delle catacombe di San Callisto, dedicata a San Tarcisio, martire dell’Eucarestia. Il card. Bertone ha auspicato una testimonianza della fede più autentica, una Chiesa che sappia ritornare all’entusiasmo e alla fede delle origini.
All’inaugurazione hanno preso parte l’Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma, Claudio Cecchini, l’Assessore alle Attività produttive del Comune di Roma, Davide Bordoni, l’Assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Francesco Lollobrigida, il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, e numerose altre autorità civili ed ecclesiastiche. A nome del Rettor Maggiore sono intervenuti anche don Francesco Cereda, sdb, Consigliere per la Formazione, e il sig. Jean Paul Muller, sdb, Economo generale.
Il Card. Tarcisio Bertone introducendo l’omelia ha ricordato la concomitanza con la festa di Maria Ausiliatrice “madre, educatrice della santità di Don Bosco e, dietro le sue orme, educatrice di santità di tanti membri della nostra famiglia”. E facendo un paragone con la costruzione della Basilica del Sacro Cuore a Roma, ha aggiunto: “Sono certo che Don Bosco direbbe oggi, alla dedicazione di questa chiesa, la stessa cosa: ‘Maria si è restaurata la sua casa’”.
Richiamando la figura del giovane santo martire ha detto: “Oggi viviamo una fede abbastanza comoda, una fede senza sangue da versare come invece ci ricorda il luogo dove siamo e il martire san Tarciso. Ma la persecuzione della fede non appare più come un’eventualità lontana: potrebbero ritornare tempi in cui credere comporterà rischiare la vita. Se ritornasse la persecuzione, chi di noi sarebbe pronto a versare il sangue per Cristo?”.
Dopo aver commentato le letture della Liturgia ha precisato: “Certo, l’impegno di ringiovanire la Chiesa non si identifica semplicemente con quello di rinnovare la casa di Dio, ma più in profondità vuol dire far tornare la Chiesa alle sue origini, in modo che viva della forza della Pasqua e della potenza della Pentecoste e realizzi la verità di Cristo e la libertà dello Spirito. Una Chiesa che davvero creda, che non si lasci incantare mai dalle ideologie, ma si nutra sempre più ampiamente dell’avvenimento salvifico, capito e assimilato nella sua integralità”.
Il Segretario di Stato ha poi espresso che: “la visita alla chiesa e alla statua di San Tarcisio, qui collocata per volontà del Santo Padre, diventerà un punto di riferimento per i ministranti di tutto il mondo e per coloro che desiderano seguire Gesù più da vicino attraverso la vita sacerdotale, religiosa e missionaria”.
La nuova chiesa ha avuto due sponsor d’eccezione: nel 2008 fu il Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, a chiedere espressamente a don Maurizio Verlezza, all’epoca neodirettore della comunità di San Tarcisio, una nuova struttura nella quale curare la crescita spirituale delle nuove generazioni di salesiani; il 4 agosto 2010, in occasione dell’udienza generale concessa a 54000 chierichetti giunti a Roma da tutto il mondo per il Pellegrinaggio Internazionale dei Ministranti, fu addirittura il Santo Padre Benedetto XVI a invocare che le Catacombe di San Callisto, in quanto luogo del martirio di San Tarcisio, diventassero un punto di riferimento spirituale per i giovani e i religiosi in formazione.
Le catacombe di San Callisto sono da secoli meta di pellegrinaggio e vedono, ogni anno, la presenza di 500.000 pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo. Nel comprensorio sorgono tre comunità salesiane il postnoviziato di san Tarcisio, San Callisto e Beato Filippo Rinaldi.
Dopo l’inaugurazione, si è svolto un concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri al quale ha fatto seguito un rinfresco a cui sono stati invitati i numerosi ospiti.