Rise Up!

lunedì 13 ottobre 2025
Rise Up!

È sabato, zaino in spalla, biglietto del treno in mano e...si parte! Siamo davvero carichi.
Sacco a pelo, materassino, un po' di cibo da condividere con i nostri amici e qualcos'altro che portiamo nel cuore. Il primo weekend MGS "Rise Up" (11-12 ottobre 2025) ci aspetta e a Salerno è tutto pronto per la nostra accoglienza. Arriviamo da tutti gli oratori del sud Italia e ritrovarci ogni volta ci fa sentire come a casa. Per qualcuno questa è la prima esperienza, qualcun altro invece conosce bene questi momenti ma sente il bisogno di continuare il cammino. Quest'anno il cuore dei nostri incontri sta nel provare a conoscere tutte quelle forme di dipendenze che imprigionano uomini, donne e giovani del nostro tempo. 

Dopo l’introduzione di suor Carolina Boccia, riguardo alle dipendenze più conosciute, cioè quelle da sostanze stupefacenti o dal gioco d'azzardo, ascoltiamo le parole della dottoressa Martina Buonocore che ci permettono di avere una visione più chiara riguardo alle dipendenze relazionali e affettive, argomento che riscontra un forte interesse da parte di tutti. Successivamente, prende la parola Flavia Russo, psicologa ed educatrice salesiana, che parla del Progetto "Logos" a Salerno e di quanto questa realtà sia importante nell'accogliere e condurre alla guarigione tutti coloro che hanno dipendenze, dalle sostanze tradizionali alle "new addiction", mirano al recupero tramite attraverso il coinvolgimento di soggetti in gruppi informativi e motivazionali. A chiudere il pomeriggio di formazione è la testimonianza di Antonio che, per diciotto anni, ha sofferto di dipendenza dal gioco d'azzardo. Ciò che colpisce tutti noi è non soltanto la forza che ha avuto nel superare questo ostacolo - grazie, soprattutto, all'aiuto del progetto "Logos" - ma anche la fiducia che ha ricevuto dalla moglie e dalla sua famiglia, i quali non lo hanno mai abbandonato o fatto sentire solo. Formazione finita e subito si corre a cenare con quanto di buono abbiamo portato dalle nostre case e che condividiamo con tutti. Anche questo è un buon modo per conoscerci e scambiare quattro chiacchiere! Dopo cena, ci divertiamo a giocare a un Monopoly in "versione oratorio". Tra proprietà, istituti, fagioli e tante prove divertenti trascorriamo una serata all'insegna della gioia e della comunione. Ovviamente, una giornata di formazione non può non concludersi con un momento di adorazione. Facendoci guidare dal Vangelo di Luca (Lc 17,11-19) preghiamo e riflettiamo sulle nostre piaghe, su ciò che ci blocca, e affidiamo queste nostre dipendenze a Gesù, unica nostra salvezza e speranza. Il racconto dell'esperienza missionaria in Egitto vissuta da Antonio ed Emi - molto toccante e significativo per le tante emozioni provate - fa da buonanotte! Gonfiati i materassini, stesi i sacchi a pelo e lavati per bene i denti, salutiamo il primo giorno di questo nostro RiseUp per dare il benvenuto a quello nuovo!

Domenica mattina, dopo la colazione, ci siamo riuniti tutti nel "Pala Don Bosco" per ascoltare le parole di suor Flora Brucoli che ci ricorda come sia possibile vivere in piena comunione col Signore  perché è Lui ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Allora sì che possiamo essere poveri di cose materiali ma ricchi della grazia e dell'amore di Dio! L'attività che siamo poi chiamati a svolgere ci fa toccare con mano le nostre dipendenze, ciò che ci incatena, ciò che non ci permette di sentirci liberi e amati da Dio, ciò a cui stiamo affidando la nostra vita e di cui non riusciamo a non fare a meno. Ma, ancora una volta, è Don Giuseppe Russo a far vibrare, con la sua catechesi, le corde dei nostri cuori. Leggendo la seconda Lettera ai Corinzi di San Paolo, ci spiega che tutti abbiamo una ricchezza infinita in quanto figli di Dio, che Lui ci vuole liberi, cioè perfettamente coerenti a noi stessi. Nel momento in cui riconosciamo questa nostra ricchezza, sappiamo che non abbiamo più bisogno di nulla perché Dio è con noi. In questo consiste la nostra libertà. Allo stesso tempo, siamo come dei vasi d'argilla, cioè fragili, ma è proprio nella  fragilità che il Signore si manifesta, ricordandoci che non siamo soli e che, soprattutto, siamo amati di un amore che va oltre ogni confine, perché è l'amore del Padre!
La celebrazione della Santa Messa fa sintesi alla nostra mattinata. Non può mancare una bella foto di gruppo e si corre a pranzare!  Tra sorrisi, saluti, speranze e gente che scappa per prendere il treno - in alcuni casi, perdendolo - ci si dà appuntamento al prossimo incontro. Il cammino è appena iniziato, ma è già grande la voglia di rivedersi per continuare a crescere insieme.

Giuseppe De Fazio e Rosina Alessio