Da pellegrini a missionari di speranza

giovedì 18 settembre 2025
Da pellegrini a missionari di speranza

Dal 12 al 13 settembre presso la casa della “Madonna della Nova” di Ostuni, guidati con una particolare e ispirata profondità da don Luigi Merluzzo, salesiano cooperatore diocesano, si sono svolti gli Esercizi Spirituali dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori della Puglia. Ben 10 Centri locali su 12, mossi da una importante sete di Cristo e di condivisione del carisma salesiano, si sono incontrati per meditare e pregare insieme sul tema “Ancorati alla Parola, camminiamo insieme da Pellegrini a Missionari di Speranza”.

Questo cammino ha necessitato di tre importanti tappe meditative.

"Ancorati alla Parola". Dio, nella Genesi, crea e cerca Abram perché sia suo e, con la Parola, gli indica lo chiama con una particolare vocazione, cambiandogli addirittura il nome. Con un imperativo globale gli chiede di lasciare tutto e di seguirlo, andando verso il mistero di Dio. La Parola pretende da Abramo una fiducia incondizionata e totale, che lo porta a delle promesse future poiché Dio “lo benedirà”.Così, è l’azione di Dio che diventa centrale e va a dare forma al kerigma-annuncio di novità.

"Camminiamo insieme da Pellegrini". Nella Genesi, nel capitolo 22 (1-19), Abramo è messo a dura prova da Dio. Abramo stringe, in questa prova, una relazione con il vero Dio, non quello che ha immaginato; un Dio dinamico e imprevedibile, ma affidabile. Ciò che ti indica nel tuo progetto di vita può essere diverso nella nostra percezione, ma persegue sicuramente il Vero bene per ciascuno. Il momento di meditazione ha davvero profondamente colpito ognuno di noi, nella sua storia e nei suoi dolori più profondi, ripercorrendoli come prova chiara e di fede verso Dio, nonché di necessaria speranza nelle promesse che il Signore pone a ciascuno. Quando viviamo una dura prova, facilmente ci poniamo il quesito “perché Dio non mi aiuta?”, probabilmente, ci proponeva don Merluzzo, la risposta è tra: “O Dio non l’ho capito o non c’è”. Allora vivere la prova con Dio, e alla luce della Parola, significa scegliere tra una di queste due vie. Abramo vive qualcosa di indescrivibile e sconvolgente in questa prova, ma al termine del verso 19, torna dai servi e riprende la sua vita, non come se non fosse accaduto nulla, ma con la Speranza e la certezza di avere fede in Dio.

“…Come Missionari di Speranza”. Nella lettera ai Romani, al capitolo 4, Paolo dà ad Abramo, l’epiteto di uomo “saldo nella Speranza”. Il missionario di Speranza non è uno che fa delle cose, o parla di Dio perché si creda in Lui, ma è qualcuno che ha grande fede e speranza, e che con la testimonianza della propria vita parla di Dio, fa delle cose che testimoniano la fede in Dio.

In ultimo, ci siamo dedicati un tempo di lavoro di gruppo e riflessione comunitaria su quanto vissuto, portando fuori le emozioni suscitate dalle meditazioni e dai tempi comunitari, come la liturgia penitenziale, le lodi, i vespri, la S. Messa, l’Adorazione Eucaristica. La “barca” della nostra vita ha, come Parola viva che soffia sulle vele, la fede, la perseveranza, la promessa, la fiducia, l’affidamento al Signore, ma anche la potenza del Suo imperativo a lasciar tutto e seguirlo. Le onde che danno modo a questa barca di navigare sono miste tra i modi di sostenerci a vicenda nella fede come figli della stessa Promessa, e i sogni e le speranze che possono renderci sempre più fecondi nel nostro ambiente locale. In questi  nostri Centri di appartenenza è importante focalizzarci sulla formazione, sulle famiglie, nell’essere perseveranti nella fede, e dedicarci all’accompagnamento, con competenza e grande fede.  

Don Luigi mi ha consegnato la lettura di Abramo, mi ha illuminato sulla Parola per comprendere la grandezza di Dio e del suo progetto su di me, nonché la potenza di rileggere le proprie prove con una fede differente, e con la certezza di attraversarle con Speranza per arrivare alle promesse di Dio, non materiali, ma ad una vita Piena. Pensare che questo cammino interiore porti ad una consapevolezza condivisa in clima di famiglia, può solo fortificare in me la promessa di vivere la fede nel carisma di don Bosco, continuando a seguire la mia vocazione di salesiana cooperatrice.

Nella Eucaristia finale, presieduta dell’Ispettore, don Gianpaolo Roma, ciascuno di noi ha consegnato un atto di affidamento e consegna al Dio di Gesù Cristo, sull’esempio di Abramo, nostro padre della fede.  

 

Francesca Pecoraro