Intervista al Card. Angelo Amato

martedì 5 marzo 2013
Intervista al Card. Angelo Amato

Domenica 3 febbraio si è chiusa la settimana di festeggiamenti in onore di don Bosco, all'interno degli eventi per il cinquantesimo della presenza dei salesiani a Cerignola. Mezzo secolo di vita ricordato anche dal Cardinale Angelo Amato, prefetto per la congregazione della causa dei Santi, durante la solenne cerimonia celebrata nel Duomo di Cerignola.

Un evento importante a cui anche il Cardinale, salesiano, ha voluto partecipare, sottolineando l'importanza della figura di Don Bosco che ha dedicato tutta la sua vita per i giovani. Giovani di cui molto spesso sentiamo parlare in televisione in ambiti negativi, ma che possono avvicinarsi alla Chiesa «attraverso il Vangelo nudo e crudo - così come afferma il Cardinale in una intervista gentilmente concessaci - senza interpretazioni complicate. In esso i giovani trovano la luce e la verità. Io ho molta fiducia in questa gioventù". È con il metodo preventivo, che «consisteva nel togliere ai giovani le occasioni per sbagliare, prevenendo così le eventuali mancanze, con il quale Don Bosco, in passato, e le comunità salesiane, oggi, cercano di avvicinare sempre più giovani precludendo loro qualsiasi strada pericolosa. Un metodo basato sulla ragione, sulla religione, ma soprattutto sull'amorevolezza, perché per educare c'è bisogno di amore, di cuore. E come amava dire il santo dei giovani: "I'educazione è una questione di cuore".

Mi piace ricordare Don Bosco - afferma il Cardinale - con quello che mi disse il fondatore del partito socialista di Molfetta quando avevo nove anni: «tra gli eroi del Rinascimento oltre a Garibaldi, Fermi e Volta, c'è Don Bosco benefattore dell'umanità in quanto si interessava dei giovani nella Torino della prima metà dell'Ottocento, procurandoli i primi contatti di lavoro per la difesa dei propri diritti. Benefattore dell'umanità come tutti i Santi che donano la carità ricevuta da Dio a favore degli altri, facendo del bene concreto».

Ma quanto è difficile oggi perseguire la Santità? È ancora possibile raggiungerla? Certo! Grazie a Dio ci sono ancora oggi i Santi. Ogni giorno, da noi, arrivano cause dei santi da tutto il Mondo, perché c'è la grazia di Dio che bisogna captarla con la giusta radio, con l'antenna adeguata, altrimenti crediamo che non ci sia. La Grazia invece c'è e trasforma il cuore, le menti di uomini, donne e ragazzi, li fa diventare migliori e perché no dei Santi, che si differenziano da tutti noi, buoni cristiani, in quanto esercitano le virtù cristiane delle fede, della carità e della speranza in modo eroico, superiore alla media. Credo che lo strumento adatto per captare la giusta onda è Il Vangelo e la nostra perseveranza. Quella costanza che unita all'impegno di tutti i giorni con cui i salesiani, a Cerignola, nella persone di don Rino Carignano (direttore dell'Opera Salesiana ed incaricato dell'oratorio), don Mimmo Misciagna (parroco di Cristo Re), don Galliano Basso, don Vittorio Lacenere e il signor Antonio Masi, affrontano la propria "missione" seguendo gli insegnamenti di Don Bosco e puntando al prossimo traguardo: il centenario!

 

 

8321u03pfd|00009865|donboscoalsud.it|News|Testo
8321u03pf8|000098654980|donboscoalsud.it|News|Testo|79C43E6A-7525-4E93-B9B2-D50053B29C99