Avvento Giovane 2022

giovedì 9 dicembre 2021
Avvento Giovane 2022

"Nazareth (qualche anno prima dell’anno 0) – Firenze (1341 d.C) – Villa Tiberiade (2021 d.C.), 14 giovani, due salesiani, una figlia di Maria Ausiliatrice e due professori di lettere..."

Così comincia Avvento Giovane, un tempo di riflessione ispirato dalle parole scritte da Dante 700 anni fa nell’Inno alla Vergine (XXXIII canto del Paradiso), nel weekend del 4-5 dicembre presso la suggestiva casa FMA di Villa Tiberiade a Torre Annunziata (Na). È stato bello ritrovarsi in presenza dopo tanto tempo e riconoscere dei compagni di viaggio e delle guide, che come nel viaggio di Dante, ci hanno indicato verso dove guardare, verso dove camminare. Il nostro sguardo questo weekend era fisso su Maria, vergine e madre, figlia del suo figlio, umile e alta, donna del desiderio congiuntivo, capace di unire cielo e terra. È lei che ci accompagna in questo Avvento e che ci aiuta a risvegliare quel desiderio di Infinito, quel desiderio di Dio che già ci abita. Tre parole per sintetizzare questi giorni che ci separano dal Natale: Attesa, Attenzione e Speranza. Attesa perché ad-tendiamo, cioè tendiamo, ci direzioniamo verso Qualcuno che già ci abita; Attenzione a sé stessi, alla bellezza che c’è in noi e fuori di noi, negli altri e nel creato e ancora, attenzione alle cose piccole e fragili, ai vagiti e ai germogli, perché nella vita c’è sempre qualcosa davanti ai nostri occhi che è sul punto di nascere; infine Speranza, parola che in ebraico indicava la corda che unisce due estremità, è il ponte tra l’esistente e l’Infinito, tramite la speranza possiamo ritrovare in noi quel legame tra cielo e terra che si origina in Maria. Tanti sono stati gli spunti ricevuti da chi ci ha mostrato come la Parola e le parole di Dante hanno ancora tanto da dirci oggi, ma è stato anche arricchente ascoltare in un momento di condivisione come quelle parole diventano vita in ciascuno di noi e come ci si ritrova a camminare verso la stessa direzione, pur intraprendendo strade diverse. Abbiamo vissuto poi la serata in pieno stile salesiano, siamo stati accolti a cena con grande ospitalità e, a seguire, come tradizione, abbiamo giocato insieme. La prima giornata si è conclusa con l’Adorazione Eucaristica sui passi di Maria, momento di sosta in cui cielo e terra sono diventati una cosa sola davanti ai nostri occhi. La domenica abbiamo ripercorso le tappe delle varie GMG (Giornata mondiale della Gioventù) che si sono tenute dal 1985 a oggi, migliaia di giovani da tutto il mondo che si ritrovano insieme, che si riconoscono parte attiva della Chiesa e testimoni missionari del Vangelo. Il messaggio per la Gmg diocesana di quest’anno è “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” (cfr. At 26, 16) e ci prepara alla Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Lisbona nel 2023. Questo invito però non è riservato solo a quell’incontro e non è rivolto a pochi eletti, è invece un messaggio per ogni giovane che ha sperimentato la presenza di Dio nella propria vita e che, nonostante i momenti di ombra che fanno parte del percorso, può testimoniare con la propria vita che è ancora possibile seguire Gesù oggi e che c’è posto per tutti nella Chiesa.
Successivamente abbiamo partecipato alla Messa domenicale e abbiamo concluso il weekend dopo pranzo. Ora però viene il bello… la sfida sarà guardare la nostra quotidianità attraverso lo sguardo di Maria, vivere questi altri giorni prima del Natale come occasione per direzionare i nostri passi, per orientarci verso Colui che già ci abita e che ancora verrà in noi. Buona attesa e buon cammino!

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