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Bicentenario della nascita di Don Bosco
Carissimi Confratelli,
ci stiamo avvicinando al Bicentenario della nascita di Don Bosco, che si celebrerà il 16 Agosto 2015. È un grande avvenimento per noi, per tutta la Famiglia Salesiana e per l’intero Movimento salesiano, che richiede un intenso e profondo cammino di preparazione, perché risulti fruttuoso per tutti noi, per la Chiesa, per i giovani, per la società.
Il Capitolo Generale XXVI, prendendo come tema il motto di Don Bosco “Da mihi animas, cetera tolle” e mettendo a fondamento dei suoi cinque nuclei tematici il “Ripartire da Don Bosco”, ci ha posti nell’orizzonte del Bicentenario. Nella lettera di indizione del CG26 scrivevo: «Facendo nostro il motto Da mihi animas, cetera tolle, vogliamo assumere il programma spirituale ed apostolico di Don Bosco e la ragione del suo instancabile operare per “la gloria di Dio e la salvezza delle anime”. Così potremo ritrovare l’origine del nostro carisma, il fine della nostra missione, il futuro della nostra Congregazione» (ACG 394 p. 6).
L’applicazione del CG26, che ci chiede di rafforzare la nostra identità carismatica e di ravvivare nel cuore di ciascuno di noi la passione apostolica, è quindi la nostra prima e concreta preparazione a questa celebrazione bicentenaria. D’altra parte per tutto il Movimento salesiano, della cui animazione siamo i primi responsabili, è importante individuare un cammino comune.
1. Triennio di preparazione al Bicentenario
La preparazione, che vi propongo, è scandita da un cammino in tre tappe che hanno inizio rispettivamente il 16 agosto 2011, il 16 agosto 2012 e il 16 agosto 2013 e si concludono ciascuna il 15 agosto dell’anno seguente. Ogni tappa intende sviluppare un aspetto del carisma di Don Bosco. Il tema di ognuna delle tre tappe di preparazione coinciderà con il tema della Strenna di quell’anno.
Primo anno di preparazione: Conoscenza della storia di Don Bosco
16 agosto 2011 - 15 agosto 2012
La prima tappa è centrata sulla conoscenza della storia di Don Bosco e del suo contesto, della sua figura, della sua esperienza di vita, delle sue scelte. Abbiamo avuto in questi anni nuove pubblicazioni al riguardo, che richiedono un’assimilazione sistematica dei risultati acquisiti. Durante questo primo anno di preparazione dobbiamo proporci un cammino sistematico di studio e assimilazione di Don Bosco. Sono ormai venute meno le generazioni di coloro che avevano conosciuto Don Bosco o che erano venuti a contatto con i suoi primi testimoni. È necessario perciò attingere alle fonti e agli studi su Don Bosco, per approfondirne prima di tutto la figura. Lo studio di Don Bosco è la condizione per potere comunicarne il carisma e proporne l’attualità. Senza conoscenza non può nascere amore, imitazione e invocazione; solo l’amore poi spinge alla conoscenza. Si tratta quindi di una conoscenza che nasce dall’amore e conduce all’amore: una conoscenza affettiva.
Secondo anno di preparazione: Pedagogia di Don Bosco
16 agosto 2012 - 15 agosto 2013
Già qualche anno fa avevo evidenziato l’importanza di approfondire la pedagogia di Don Bosco; ora questa intuizione intende tradursi in un programma da attuare in questo secondo anno di preparazione alla celebrazione del bicentenario. Così scrivevo: «Oggi è necessario approfondire la pedagogia salesiana. C’è bisogno cioè di studiare e realizzare quell’aggiornato sistema preventivo auspicato da Don Egidio Viganò … di sviluppare le sue grandi virtualità, di modernizzarne i principi, i concetti, gli orientamenti, di interpretare oggi le sue idee di fondo: la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime; la fede viva, la ferma speranza, la carità pastorale; il buon cristiano e l’onesto cittadino; il trinomio “allegria, studio, e pietà”; le “tre S”: salute, scienza, santità; la pietà, moralità, cultura; l’evangelizzazione e la civilizzazione. Lo stesso si dica per i grandi orientamenti di metodo: farsi amare prima di - piuttosto che - farsi temere; ragione, religione, amorevolezza; padre, fratello, amico; familiarità soprattutto in ricreazione; guadagnare il cuore; l’educatore consacrato al bene dei suoi allievi; ampia libertà di saltare, correre, schiamazzare a piacimento» (ACG 394 pp. 11).
Terzo anno di preparazione: Spiritualità di Don Bosco
16 agosto 2013 - 15 agosto 2014
Urge infine conoscere e vivere la spiritualità di Don Bosco. La conoscenza della sua vita e azione e del suo metodo educativo non basta. A fondamento della fecondità della sua azione e della sua attualità, c’è la sua profonda esperienza spirituale. «Pervenire ad una precisa identificazione dell’esperienza spirituale di Don Bosco non è un’impresa facile. Questo è forse l’ambito di Don Bosco meno approfondito. Don Bosco è un uomo tutto teso al lavoro, non ci offre descrizioni delle sue evoluzioni interiori, né ci lascia riflessioni esplicite sulla sua vita spirituale; non scrive diari spirituali; non dà interpretazioni; preferisce trasmettere uno spirito, descrivendo le vicende della sua vita oppure attraverso le biografie dei suoi giovani. Non basta certo dire che la sua è spiritualità di chi svolge una pastorale attiva, non contemplativa, una pastorale di mediazione fra spiritualità dotta e spiritualità popolare» (ACG 394 p. 12).
2. Anno di celebrazione del Bicentenario
Anno di celebrazione:
Missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani
16 agosto 2014 - 16 agosto 2015
La celebrazione del Bicentenario della nascita di Don Bosco si svolgerà dopo il Capitolo Generale XXVII: avrà inizio il 16 agosto 2014 e si concluderà il 16 agosto 2015. Il cammino e il tema dell’anno bicentenario, in sviluppo coerente con gli anni di preparazione, si riferiranno a : Missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani. La comunicazione ad altri del messaggio del Bicentenario terrà certamente conto delle acquisizioni maturate durante i tre anni di preparazione.
Il calendario di Congregazione, oltre le due celebrazioni del 16 agosto del 2014 e del 2015 al Colle Don Bosco, prevede due eventi internazionali: il Congresso internazionale di Studi salesiani sullo “Sviluppo del carisma di Don Bosco” al ‘Salesianum’ in Roma nel mese di novembre 2014 e il ‘Campo Bosco’ del MGS con il tema “Giovani per giovani” a Torino nell’agosto 2015.
Quest’anno dovrà essere programmato per tempo nelle Ispettorie per concentrarci sul cammino di rinnovamento spirituale e pastorale che intendiamo percorrere come Congregazione, Famiglia Salesiana e Movimento salesiano, e favorire l’essenzialità e l’attualità dei messaggi che intendiamo comunicare. Occorre assolutamente evitare dispersione, frammentazione e ripetitività, puntando invece sulla incisività ed efficacia. Tutto ciò al servizio degli obiettivi da raggiungere.
3. Preghiera a Don Bosco
La preparazione e la celebrazione del Bicentenario sono un’occasione anche per riprendere con i giovani, i laici, la Famiglia Salesiana e il Movimento salesiano la preghiera a Don Bosco. Propongo una riformulazione aggiornata della preghiera “Padre e Maestro della gioventù”.
Padre e Maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà del tuo tempo
sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia con il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo
il senso della nostra vita
e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo. Amen
Suggerisco alle comunità salesiane di utilizzare quotidianamente questa preghiera ogni giorno al termine dei Vespri o della Lettura spirituale, così come al mattino ogni giorno dopo la meditazione invochiamo Maria Ausiliatrice con la preghiera di affidamento. Esse vedano pure utilizzare questa invocazione nella preghiera quotidiana con i giovani.
Lo Spirito di Cristo ci animi nel vivere il nostro cammino di preparazione al Bicentenario e Maria Ausiliatrice ci sostenga; dalla intensità e profondità di preparazione dipendono infatti i frutti spirituali, pastorali e vocazionali che ci attendiamo dall’anno bicentenario. Don Bosco, sempre, sia nostro modello e nostra guida.
Buona Festa di Don Bosco! Cordialmente nel Signore
Don Pascual Chávez Villanueva
Rettor Maggiore
Roma, 31 gennaio 2011
Solennità di San Giovanni Bosco