Campi estivi MGS

sabato 27 agosto 2022
Campi estivi MGS

Una tavolozza di colori per un'opera d'arte: è il simbolo delle intense giornate dei Campi estivi MGS vissuti a Santeramo in Colle dal 26 luglio al 2 agosto. Esperienze a cui hanno partecipato circa 130 ragazzi e ragazze delle case FMA e SDB del sud Italia, per vivere finalmente in presenza momenti di formazione e di fraternità sotto la guida dell’equipe di giovani confratelli, consorelle e la supervisione dei delegati di PG suor Giuliana e don Gianpaolo.
Il primo Campo, dal 26 al 29 luglio, ha coinvolto gli adolescenti del biennio della scuola superiore. Suddivisi in gruppi, con attività dinamiche e esperienziali i partecipanti sono stati accompagnati in un viaggio di scoperta interiore delle cromie che identificano la propria vita. Successivamente, dal 29 luglio al 2 agosto, è stata la volta degli animatori con la scuola di formazione scandita da un programma di lezioni in ambito biblico, psicologico, comunicativo e salesiano. Lezioni che hanno fornito teorie e tecniche applicabili al servizio educativo locale, coronate da un esame finale orale per fare sintesi dei contenuti assimilati e ottenere un riconoscimento utile al proprio curriculum.
Ma quali sono stati i colori con i quali è stata “dipinta la tela" di queste esperienze?
Il giallo dei momenti di gioia vissuti. Lo stare insieme durante i pasti, i momenti di distensione e gioco, le urla di esultanza per i punti conquistati, l’intreccio di voci durante i canti, hanno riempito l’oratorio di Santeramo di un’atmosfera di allegria e gioia. Il blu della trascendenza, ha ricordato a tutti di superare i limiti personali nella relazione con l’altro e nello studio. Inoltre l’importanza di aprirsi a Dio, com’è stato sperimentato nei momenti di preghiera e nell'intensa Veglia preparata e vissuta dagli stessi animatori presso la cattedrale della città di Altamura. Il verde della quiete dei boschi, ha aiutato a comprendere il valore del silenzio e dell’incontro con sè stessi nel quotidiano. E’ stato affrontato anche il grigio del disagio, come quando si era a tavola con persone sconosciute oppure, nell'ultimo giorno, davanti alla commissione esaminatrice. Allo stesso tempo gli animatori hanno espresso il rosso della forza: un colore che ha rivelato il desiderio dell’incontro, dell’empatia; confermato dagli abbracci e qualche lacrima a fine esperienza. E poi c’era il bianco della speranza, che ha portato a riflettere quanto tutto il vissuto potesse avere ripercussioni positive in ognuno e a favore degli oratori, attraverso un impegno all’animazione sempre più consapevole e preparato.
Insomma, sono stati giorni intensi e ricchi di significato. Hanno fatto sperimentare in profondità e in maniera condivisa la frase di San Francesco di Sales stampata sulla maglia ufficiale dei due campi: “Dio è il pittore, la nostra fede è la pittura”.

Claudio Signoretta

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