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OLTRE IL CARCERE
PROGRAMMAZIONE E AZIONE DI SISTEMA
Il 3 marzo 2010, il Centro Don Bosco di Napoli, in collaborazione con
il Centro di Prima Accoglienza e la Comunità "Don Peppino Diana" del Centro di Giustizia Minorile della Campania, si è fatto promotore di un workshop di approfondimento e riflessione tra istituzioni, servizi e risorse che il territorio offre ai minori segnati dal contatto, avuto a causa di reati, con la giustizia minorile. Tale iniziativa è nata nell'ambito del
progetto "Oltre il carcere" promosso dalla federazione SCS salesiani per il sociale, progetto finanziato dal ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali che vede come sede di attuazione anche il Centro Don Bosco. Non è la prima volta che i salesiani promuovono un convegno sulle tematiche giovanili, già negli anni scorsi, erano stati affrontati vari aspetti del disagio
giovanile a Napoli. Nell'incontro odierno, a cui hanno partecipato vari
rappresentanti della giustizia minorile napoletana e delle istituzioni
cittadine, è stato affrontato il tema: L'inclusione e l'offerta sociale
attraverso le istituzioni servizi e risorse.
Vari sono stati gli interventi degli ospiti convenuti che, hanno posto
l'accento sui vari aspetti del problema, dandone ognuno la propria
riflessione. Il convegno, ha avuto inizio con l'intervento di Don Antonio
Carbone, direttore del Centro Don Bosco di Napoli, il quale, ha illustrato
i molteplici interventi sul territorio, a favore dei tanti ragazzi
"segnati", tra i vari progetti mensionati ricordiamo: la collaborazione
tra il C.P.A. e l'oratorio salesiano, il centro sportivo STAR-JUDO del
campione olimpionico Maddaloni ed il Centro Polifunzionale "Le Ali"
diretto da Don Alfonso Alfano. In questo centro i ragazzi hanno
l'opportunità di conseguire o la licenza media inferiore o varie
qualifiche alberghiere.
Secondo molti operatori del sistema, tali opportunità costituiscono
oggi il fondamento su cui si deve basare la politica di inclusione
sociale in quanto, come ha dichiarato il Presidente della Corte
d'Appello di Napoli all'apertura dell'anno giudiziario, vi è stato, negli
ultimi tempi, un forte incremento dei reati che hanno coinvolto minori,
quindi tale politica sostituendosi ai vecchi progetti di rieducazione e
recupero deve essere oggi, sempre più da considerare, come l'unica
risorsa per l'inserimento sociale di tutti i ragazzi, perchè, solo, se
riusciremo a creare per essi quelle opportunità e quelle certezze
attraverso un circuito di sistema coordinato, intenso ed al passo con i
tempi che utilizzi lo sport, l'istruzione e tutte le forme di
aggregazione sociale,li strapperemo a quell'organizzazione tentacolare
che è l'illegalità, la quale con false promesse li indurrà a scegliere
un modo di vivere solo all'apparenza più facile e redditizio ma che
provocherà un danno enorme a loro stessi ed alla società.
Il convegno ha avuto termine alle ore 17.00.
Annalisa Scognamiglio
salesiana cooperatrice