Opere e servizi sociali salesiani

mercoledì 19 ottobre 2022
Opere e servizi sociali salesiani

A Torino Valdocco, nel cuore carismatico della Congregazione l’Ispettore don Angelo Santorsola e il delegato PG, don Gianpaolo Roma, insieme a una delegazione ispettoriale di 5 consacrati e laici hanno preso parte al Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani. In confronto con altri 300 rappresentati di tutte le Ispettorie e Visitatorie della Congregazione sono state approfondite prospettive, tematiche e condiviso buone pratiche inerenti al servizio della promozione umana secondo lo stile di Don Bosco.
Tre sono stati gli obiettivi che il Settore di Pastorale Giovanile, guidato dal Consigliere Generale don Miguel Ángel García Morcuende, si è prefissato nell'organizzazione di questo congresso:

1. Riflettere sugli orientamenti della Chiesa, della Congregazione e dei diversi attori sociali in riferimento alla pastorale giovanile salesiana che si sviluppa nelle opere e servizi sociali delle diverse Ispettorie;
2. Identificare gli aspetti comuni che garantiscono l’unità carismatica delle opere sociali salesiane nei loro PEPS;
3. Generare accordi regionali per rendere visibile l’impatto delle opere e servizi sociali nella Congregazione e nei diversi contesti ecclesiali e civili.

Tra i diversi momenti formativi del convegno segnaliamo il prezioso intervento di S.E. Mons. Oscar Maradiaga che rilegge l'impegno dei Salesiani nel sociale a partire dalle intuizioni di don Bosco e dal Magistero della Chiesa incentrato sullo sviluppo imano integrala:
«Don Bosco, che è nato in una casa povera e ha dovuto sperimentare le difficoltà dei poveri per studiare e diventare sacerdote, ha incontrato la povertà e la miseria di Torino e ha cercato di rispondere con le possibilità e le capacità che aveva. Naturalmente, non possiamo chiedergli risposte come le concepiamo oggi. Ma possiamo affermare che, con i mezzi a sua disposizione, Don Bosco è stato un precursore della Dottrina sociale, attraverso azioni concrete e una formazione sociale qualificata e integrale.
[…] Tra pochi giorni saranno trascorsi due anni dall’ enciclica “Fratelli tutti”, che Papa Francesco ha definito la sua Enciclica sociale. In esso indica vie concrete per chi vuole costruire un mondo più giusto e fraterno nelle relazioni quotidiane, nella vita sociale, nella politica e nelle istituzioni. La fraternità deve essere promossa non solo a parole, ma anche con i fatti. Azioni che si configurano come la "migliore politica", quella non soggetta agli interessi della finanza, ma al servizio del bene comune, capace di mettere al centro la dignità di ogni essere umano e di garantire il lavoro a tutti, affinché ciascuno possa sviluppare le proprie capacità.
[…] Ci rendiamo conto che ci sono molte sfide per la missione salesiana nel XXI secolo che richiedono azioni concrete nell'attività pastorale e i servizi sociali salesiani, sempre più in linea agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che i 189 paesi si sono impegnati a raggiungere per una nuova visione di sviluppo sostenibile».
Leggi il testo integrale QUI.

Mentre don Miguel Ángel García Morcuende, a sintesi dei 5 giorni intensi di Congresso dichiara nel suo discorso finale:
«I processi sociali in atto, in particolare la globalizzazione socio-economica e la mondializzazione culturale, stanno cambiando non solo le condizioni di vita e i modi di stare al mondo, ma anche i modi di pensarlo e, soprattutto, di viverlo. […] Il servizio a favore degli ultimi viene evidenziato come priorità della Congregazione: tale opzione preferenziale dà forma alla nostra vocazione e senso alla nostra missione salesiana. Non si tratta di "archeologia carismatica".
[…] In un mondo interconnesso per interessi ed avversità, dobbiamo costruire ponti e alleanze a livello locale, ispettoriale e regionale. […] Il fatto che le nostre Opere e i nostri servizi siano un'organizzazione, dobbiamo anche e soprattutto supporre che siano espressione della comunità cristiana della Chiesa, il che ci pone in una posizione di sana tensione che dobbiamo saper gestire. Di conseguenza, la nostra missione è quella di ricreare il legame sociale e di fare passi verso le politiche pubbliche con il contributo della nostra identità cristiana e salesiana.
[…] Sappiamo per esperienza che dalla vicinanza e dalla vita quotidiana, l'educatore salesiano è impegnato nella cura delle persone, come vocazione e come destino. Il carisma educativo di Don Bosco si basa sull'empatia, sulla relazione con gli altri. Ci sono opere e servizi sociali salesiani che si prendono cura della vita, soprattutto di quella più minacciata (esclusione); si prendono cura della fragilità, soprattutto dei più vulnerabili (salute); si prendono cura della terra, soprattutto di quella danneggiata dall'abuso umano (ecologia); si prendono cura di un mondo unico (cooperazione). La nostra conoscenza diretta della realtà ci fa ricordare che la solidarietà è una scuola di occhi aperti, di sguardo dietro e più lontano.» 
Leggi il testo integrale QUI.

 

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