Rimanete nel mio amore

lunedì 28 maggio 2012
Rimanete nel mio amore

Carissimi lettori è con gioia che scriviamo questo articolo per condividere con quanti di voi non hanno avuto la possibilità di partecipare all’ordinazione sacerdotale di don Bledar Huba e don Gjon Hien, salesiani di don Bosco.
Sabato 12 maggio, alle ore 10.00 presso la cattedrale di Scutari, infatti, per l’imposizione delle mani di Mons Angelo Massafra Arcivescovo della diocesi di Scutari-Pult, due giovani salesiani sono stati ordinati sacerdoti.
Che grazia! Che benedizione! Per la Chiesa di Dio che è in Albania, anzitutto, e per la Congregazione Salesiana.
E si, perché sia don Gjon che don Bledar, non appena avranno concluso gli studi, già dal mese di settembre, svolgeranno il loro ministero pastorale inseriti nella Chiesa albanese, ovviamente nello stile di don Bosco.
Ma chi sono don Gjon e don Bledar?
Don Bledar è nato a Dajc Zadrimes. E lì ha vissuto la sua fanciullezza. In un clima familiare sereno e profondamente religioso. Nel suo villaggio ha conosciuto il Signore, partecipando alle attività della Parrocchia della Madonna del Rosario. E, sempre nel suo villaggio, accompagnato dalla sua famiglia, ha incontrato persone che lo hanno indirizzato al Signore in modo del tutto speciale, proponendogli la vocazione salesiana. Lui stesso, nel momento del ringraziamento nel giorno della prima messa, ha ricordato le parole di don Injac Demes e di alcune suore della congregazione delle apostole del Sacro Cuore di Gesù che lo invitavano ad andare a Scutari per farsi prete.
Da allora è iniziata l’avventura di Bledar. Prima in seminario e poi tra i salesiani di don Bosco. Un’avventura che è durata ben 14 anni. Prima il ginnasio dai Gesuiti nella scuola Pjeter Meshkalla. Poi il noviziato e il biennio filosofico fatti a Roma. Poi i due anni di tirocinio pratico fatti a Scutari e poi, per finire, i quattro anni di studi universitari, sempre in Italia.
Se don Bledar è albanese, don Gjon viene un po’ più da lontano: dal Vietnam. E’ lì che ha incontrato il Signore. In seno alla sua famiglia, tanto unita e tanto religiosa.
Carissimi amici, come potete notare anche voi sia per don Bledar che per don Gjon, la famiglia ha avuto un ruolo fondamentale nella scoperta e nella conoscenza di Dio e nella ricerca della propria vocazione. Famiglia e uomini di Dio –sacerdoti e religiose- che li hanno accompagnati.
Diventato salesiano e concluso gli studi di filosofia in Vietnam, don Gjon chiede ai suoi superiori di andare in Missione. Fa domanda. La sua domanda viene accettata e viene mandato in Albania. Ecco il perché della sua presenza qui in mezzo a noi. Nel frattempo, però muore la mamma. Immaginate il suo dolore e il suo cuore. Potrebbe ripensarci, fermarsi in Vietnam…ma non lo fa. Sente nel suo cuore che è fatto per la missione e parte.
Il resto è sotto gli occhi di tutti: due giovani sacerdoti tra i figli di don Bosco.
Rimanete davvero nell’amore di Gesù. E’ questo quello che gli ha indicato Mons Massafra nel giorno della loro ordinazione. Ed è sempre su questo versetto che i due neosacerdoti hanno scelto per la loro ordinazione che si è soffermato Mons Luciano Avgustini, nel momento del saluto fraterno alla fine del pranzo, lo stesso giorno dell’ordinazione.
Grazie Signore per il dono delle vocazioni, salesiane e sacerdotali. Grazie Signore per la generosità di questi due tuoi figli. Grazie alle loro famiglie. Grazie a chi li ha accompagnati e incoraggiati in tutti questi anni. Grazie ai salesiani che hanno creduto in loro e li hanno sostenuti nel loro processo formativo. Grazie ai parenti e amici e salesiani presenti il giorno dell’Ordinazione. Grazie a Mons Massafra e Luciano. Grazie all’ispettore don Pasquale Cristiani e a tutti i salesiani e la Famiglia salesiana che opera in Albania. Ma soprattutto grazie ai tanti giovani presenti. A loro dico di fidarsi di Dio e di essere generosi con Lui se chiama!
Diventare prete non è la tappa conclusiva di un cammino. Bensì l’inizio. L’inizio di una vita nuova, vita nuova in Cristo. Buon cammino don Bledar e don Gjon. Buon cammino insieme a tanti giovani albanesi, nella Chiesa Albanese, nello stile di don Bosco!

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