Suolo, specchio dell'uomo

giovedì 12 aprile 2018
Suolo, specchio dell'uomo

La forza rigenerativa del suolo, la sua bontà nell’elargire sostentamento non solo alimentare e la pervicacia umana che attenta a questo equilibrio perfetto e al contempo vitreo, è il tema dell’ultimo incontro frontale, “Un’ecologia integrale”, della scuola di mondialità ispettoriale, tenuto venerdì 6 aprile dalla dott.ssa Marisa Gigliotti, consigliere della condotta di Slow Food di Soverato versante ionico, presso l’oratorio San Domenico Savio di Soverato. La riflessione, una sorta di fil rouge con l’enciclica di Papa Francesco, prende le mosse dallo stato attuale del suolo, sommerso da un’eccessiva cementificazione che incarna una delle maggiori cause di povertà della Calabria.

La discussione enuclea come le pretese dell’uomo, mosso da cupidigia, di intervenire sul perfetto movimento ciclico del suolo generano non solo povertà economica ma, mettendo in campo pseudo rapporti di scambi commerciali,  avvelenano il consorzio umano nel fisico e nell’anima e annientano la capacità di resilienza della natura. Un uomo sovrano che esercita il suo “potere” minando all’unica sovranità concessagli con infinita bontà: la sovranità alimentare che garantisce un cibo buono, pulito e giusto. L’unico modo possibile per sciogliere questo nodo intorno al quale gli individui continuano ad avvilupparsi con tanto entusiasmo, è riportare in “superficie” il territorio attraverso la ricerca, la conoscenza e le peculiarità territoriali in cui le singole comunità si identificano e si riconoscono.

Come possiamo lasciare la nostra impronta nella storia e nel nostro territorio?

Svolgendo un ruolo di “sentinelle della natura” che trova la sua forma nell’impegno, assunto da ognuno di noi, di collaborare al progetto Arca del Gusto individuando l’esistenza di prodotti che esprimono storia cultura e tradizione dei singoli paesi e salvaguardandoli dall’eventuale rischio di estinzione anche attraverso il sostegno ai produttori.

Il connubio tra fede e scienza è una strada percorribile che trova la sua origine nella Parola di Dio: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen. 2,15).

 

                                                                                                             Cetti Sanci

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